13 Mag UN MAGAZZINI MELE & C. FUORI CONCORSO
Una tempera inedita di alta e raffinata fattura
Tra il 1906 e il 1913 Dudovich produrrà la nota e fortunata serie dei manifesti per i Magazini Mele & C. di Napoli . Opere stupende annoverabili tra i migliori capolavori dell’Artista che ancora progettava manifesti con un raffinato spirito ottocentesco . Dagli Archivi Mele & C. abbiamo ricostruito la metodologia di acquisizione dei progetti ovvero le modalità con cui l’azienda in questione selezionava le proposte artistiche per i propri manifesti murali. In genere l’azienda pubblicava bandi pubblici e nel contempo inoltrava specifici inviti di collaborazione agli artisti già rinomati e conosciuti che erano iscritti in una “ Art list “ provata e consolidata nel tempo . Facevano parte di questa ristretta èlite nomi come Achille Beltrame, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Gian Emilio Malerba e altri minori artisti del tempo. Pare che l’invito alla partecipazione dei concorsi venisse anche diffuso per pubblicazione su quotidiani nazionali al fine di aumentare il tasso di partecipazione anche se probabilmente l’orientamento prevalente della scelta finale ricadeva sui nomi più blasonati aventi già un rapporto di collaborazione con l’azienda partenopea. Le opere in gara venivano essenzialmente eseguite nel territorio di origine dell’autore e poi inviate alla sede centrale della Mele & C. di Napoli, Ufficio Artistico e Pubblicitario, che ne avrebbe vagliato la qualità. Al bando potevano partecipare singoli artisti, scuderie grafiche, aziende tipografiche e di progettazione artistica come nel caso in esame fece la “ Clamor di D.co Gualtieri” di Milano, via Monte Napoleone 22. Proprio da questa piccola azienda giunge oggi a noi, da un collezionista privato, una magnifica tempera a firma Dudovich , datata 1909 e inviata oltre alla data di scadenza ad un concorso di affiche murale indetto dalla direzione della Mele & C. L’opera fu inviata a Napoli dalla Clamor in data 15 luglio 1909 ( termine ultimo del concorso 1 giugno 1909 ) e fu restituita all’azienda milanese il 22 ottobre 1909 in quanto scartata per invio tardivo. Dudovich non era nuovo ad inviare opere fuori termine massimo di presentazione, esattamente come accadrà nuovamente nel 1911 con il celebre bozzetto a tempera per la “ Borsalino marca Zenit “ che vincerà il concorso seppur l’opera perverrà alla giuria oltre tempo massimo di scadenza. La tempera esaminata in questa News misura di cm 65 x 50 ed è realizzata su un supporto di spessa carta da spolvero con al verso una etichetta della Clamor con numerazione di archivio 75/22/1909 ed alcune annotazioni tecniche a lapis autografe dell’Artista. Il soggetto è la figura di una bella signora seduta su un cuscino con drappo giallo bordato . Veste un abito nero con chiusura frontale e ampio spacco laterale mettendo in evidenza quanto era possibile mostrare rispettando un a regola non scritta di censura commerciale. Siamo nel 1909, la censura esisteva ed era parecchio penalizzante. Da notare che l’abito termina sul collo con un tessuto a frange verticali, forse piume innestate sul colletto basso, finalizzato a circoscrivere ed evidenziare lo slancio del collo e il volto della raffinata signora , labbra e naso definiti, occhi appena accennati. Lei porta un impegnativo cappello nero a larga tesa coordinato con l’abito e adornato da un superiore ampio piumaggio giallo che richiama il drappo sulla quale è seduta. Poi la sua mano con dita marcate e precise, affusolate e magnificamente eseguite in un trastullo di una collana di perle a doppio giro su quel collo già adornato dalle frange o piumaggio nero. In fondo nel basso a sinistra si intravedono le gambe e le fini caviglie come ultima estrema appendice di una magnifica opera “ fuori concorso “. Nella parte alta è posta ben visibile la scritta pubblicitaria dello stesso colore della carnagione della raffinata signora. Vedere per credere e godere quest’opera di splendida ideazione e fattura esecutiva, bilanciata e pienamente combinata nella scelta e postura del soggetto e della sua pigmentazione. Un Dudovich ai massimi livelli per una tempera che mai verrà prodotta serialmente ma che verrà trattata e pubblicata con una tavola grafica quadricromatica accompagnata da un saggio del giovanissimo Orio Vergani in “ Il Risorgimento Grafico “ rivista mensile d’arte applicata alla pubblicità Anno XIX n. 10 del 31 ottobre 1922. Un capolavoro del vero stile di Dudovich che si esprime in questo manufatto artistico elegante, raffinato, leggero e sublime tutto da ammirare. Scrivere altro è superfluo. L’opera verrà esposta nel nostro sito web nella sezione Pitture > Tempere dove saranno maggiormente visibili sia la panoramica dell’opera che alcuni dettagli esecutivi di composizione e pigmentazione. “© 2017 archivio MD”