DISEGNI

Esponiamo in questa sezione uno stralcio  di disegni a lapis, carboncino e china  provenienti dal corpus del nostro fondo artistico  e da alcuni collezionisti che  ci hanno reso disponibili le loro opere   alfine  di   scoprire, analizzare e valorizzare il percorso artistico  e l’ evoluzione preparatoria  con la quale  Dudovich giungeva al risultato dell’opera finale .  I soggetti da ritrarre  venivano  spesso  fotografati dall’Artista  con l’intento  di cogliere quei  peculiari  aspetti e dettagli che spesso nella sola  memoria visiva non vengono ricordati.  Era dunque la fotografia  il passaggio fondamentale per poi  esprimere il meglio  di sé trasferendo  su carta la prima idea dell’opera, la ricerca della forma, delle linee, delle dimensioni, dei volumi del soggetto . I fogli da disegno scorrono consumati dalle figure che divorano gli spazi bianchi e che spesso non corrispondono alla forma che l’artista vorrebbe rendere loro. A volte i fogli da disegno finiscono, ed allora l’autore prosegue il suo lavoro su fogli di carta povera, e scopre che su questi l’immagine può avere un maggior riflesso, una maggiore marcatura, una migliore nitidezza, magari il contrasto è maggiore se alla figura vengono date lumeggiature con biacca, calce  o gessetto. I  bozzetti non sono altro che la posa della prima idea, il vagito dell’opera che prima del suo parto dovrà attraversare il travaglio di molteplici fogli  preparatori. E così i bozzetti appena accennati, dopo giorni e giorni di studio, magari su molteplici temi o figure, diventano disegni e l’idea incomincia a prendere forma.  Lo studio dell’immagine  si evolve e matura gradualmente evidenziando le peculiarità che  comporranno il soggetto e i dettagli dell’idea finale. Ecco allora la nascita dei disegni di seconda stesura, che configurano ormai l’immagine finale che l’artista vorrà dare alla sua opera che continuerà a subire mutazioni e miglioramenti  passando poi per le pigmentazioni ad acquerello o tempera per poi giungere all’opera finale. La collezione  di bozzetti  e disegni qui rappresentata ha voluto dare risalto a questo aspetto trascurato dell’autore e vuole porsi come integrazione per una maggior scoperta e rivalutazione del Marcello Dudovich finora studiato  solo per i suoi capolavori grafici di manifesti murali di grande formato. “© 2017 archivio MD”

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