Un settore nel quale Dudovich lavorò e si adoperò con maggiore intensità. Moltissime furono le sue geniali artistiche creazioni che gli valsero la fama di campione indiscusso della prima moda prêt-à-porter. Le sue assidue e costanti frequentazioni mondane gli fornivano infinite idee per realizzare fogli di particolare pregio e raffinatezza. A volte i soggetti vengono mescolati, i cappelli e i drappi assumono diverse volumetrie, ciò che è in primo piano passa in seconda dimensione e viceversa. Ed anche qui le tecniche grafiche si alternano, il lapis non basta perché a volte non riesce a dare quelle marcature di rilievo che il Nostro desidera. E’ necessario allora usare il carboncino, a volte secco, a volte bagnato con baffature eseguite a pennello. Le tracciature si allargano, le sfumature del carboncino bagnato incominciano a rendere forma e volumetria al desiderio costituendo le ombreggiature che danno senso alla luminosità della figura. Anche la china e l’inchiostro assumono rilevanza quando il bozzetto è divenuto disegno, e quando il disegno è ormai allo stadio finale, pronto per le colorazioni di prova con guazzo formato da pigmenti e da “medium” di gomma arabica. Dai disegni di tale sezione può intravedersi quale fosse l’attenzione per l’abbigliamento e la moda femminile. Non si tratta di un aspetto futile o effimero, Dudovich ricerca nei suoi disegni il tratto e la linea di quello che ai suoi occhi rappresenta un ineludibile evento epocale: la coincidenza fra l’eleganza femminile ed il ruolo dell’emancipazione della donna, l’espressione della forza comunicativa di questo nuovo agente sociale. “© 2017 archivio MD”