PO1 Pitture - Tempera Pogliani - Armes Luder di Simplicissimus lei e lui seduti ad un tavolo di un ritrovo Caffè. Lei in abito bianco con copricapo a fascia tiene una sigaretta in mano e guarda con aria di sussiego. Lui in secondo piano seduto al tavolo. - Marcello Dudovich
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Tecnica: Tempera e carboncino su carta / Tempera and charcoal on paper
Dimensione: 
cm 53 x 40 / in 20,86 x 15,74
Anno: 
1913.
Soggetto: 
Armes Luder
Riferimenti storici: 
Simplicissimus marzo 1913 e Campari Bitter 1927ca

Esposizioni: nc
Pubblicazioni: 
nc
Provenienza: 
Collezione privata Milano
Note
“ Armes Luder ” ( Povera creatura ), questo è il titolo della tempera in presentazione  che ci riconduce a Simplicissimus del   marzo  del 1913. Dudovich prestò  il suo ingegno  e maestria grafica collaborando  con la rivista monacense  di Simplicissimus. Tutto iniziò nel 1911 quando Albert Langen, editore di Simplicissimus , la rivista politico-letteraria a sfondo satirico  che ormai si è conquistata una fama europea, lo invita a Monaco di Baviera: è da poco scomparso il titolare della pagina mondana del giornale, quel Reznicek  che con Olaf Gulbranson  ed Eduard Thony “ formava  la triade gloriosa della mordace e spesso velenosa rivista “  e il triestino Dudovich è chiamato a rimpiazzarlo. Dudovich accetta  e per Lui si schiuderà un nuovo periodo che, sotto il profilo umano e artistico, potremmo senz’altro definire” aureo”. Nella scuderia tedesca, pervasa da contaminazioni artistiche dei più grandi grafici del cartellonismo europeo, Dudovich produrrà circa 120 tavole che saranno destinate  alle  illustrazioni  delle pagine della rivista. Saranno tavole di particolare realtà  e   raffinatezza  avendo Lui avuto l’espressa mansione di “ inviato speciale “ per la pagina mondana che lo porterà nelle località di mezza Europa  a contatto con il “ bel mondo “ internazionale. E’ da queste scorribande  nella “ high society  “ del tempo che Dudovich  trarrà, con occhio acuto,  numerosi spunti inediti per realizzare le sue tempere  di particolare intensità  che verranno  poi consegnate   alla carta da stampa.  Dal suddetto periodo  proviene il lavoro  a tempera, di proprietà privata milanese,  presentato in questa News . Trattasi di un  pregevole   intervento dell’Artista  eseguito su cartone  di cm   50 x 40ca e riconducibile senza dubbi  alla preparazione della tavola grafica  titolata “ Armes Luder “ edita   sul numero di Simplicissimus del marzo 1913.  La riconducibilità è chiara in quanto la comparazione della tempera con la tavola grafica non lascia dubbi.  Siamo in un  locale  pubblico, forse viennese  o parigino, poco importa la località, quel che conta è  Il soggetto  rappresentato con fulcro sulla dama bianca seduta in atteggiamento  di sussiègo e di contegno  pieno di gravità un po’ altezzosa . Lei come sempre è  amabile, con un lungo  vestito bianco a frange nere  sul quale spicca una rosa azzurra centrale. Da nobildonna  emancipata regge tra le dita una sigaretta e il suo collo è adornato da una collana bianca in coordinamento con gli orecchini.  Le sue mani  affusolate  sono completate da smalto rosso, come le sue sottili labbra  mentre  la testa   è puntualmente adornata da copricapo a fascia con piumaggio centrale, tipico da “ Pre  Dinner “.  Il viso di Lei è particolarmente ben eseguito e il suo sguardo di intesa la dice lunga  circa la scena rappresentata che nella tavola grafica  di Simplicissimus  riporta in calce la  didascalia in caratteri gotici  “ Mio Dio,  il povero Rerf  caduto in rovina,  rosicchia con un piede i centesimi  rimastigli e con l’altro fa appello  al benevolo  imbarazzo della sua famiglia “. L’allusione della frase è infatti diretta  a Rerf ,  incompleta  figura maschile  che in secondo piano  siede al tavolo  con il solo fine  economico di tenere  “ i piedi in due scarpe “…………. e questo Lei lo sa benissimo  come giustificato dalla  didascalia sarcastica  della tavola grafica. Da notare che l’uomo  è volutamente abbozzato e posto in secondo piano in quanto figura minore nel contesto  dove il vero soggetto primario è  la donna.  Il confronto  tra  la tempera in questione  e la tavola grafica ci fa notare come le due donne rappresentate, seppur simili  negli abiti  e negli accessori  siano sostanzialmente diverse. Nella grafica la nobildonna è più corpulenta e matura mentre nella tempera è diversamente più esile e  giovane.  Due modi di interpretare la scena con varianti  che poi venivano esaminate , ponderate e scelte  prima di mandarle in stampa. Da qui il motivo che spesso con il medesimo soggetto vi siano in circolazione più esemplari  con lievi varianti. Una tempera  pressoché  uguale   è stata pubblicata sul catalogo “ Marcello Dudovich, oltre il manifesto “   pag. 143  ediz. Charta, 2002 dove l’unica differenza è rappresentata  dalla presenza di alcuni bicchieri sul tavolo. Si evidenzia inoltre  che il medesimo soggetto “ Armes Luder “  è stato poi usufruito per la pubblicità in bianco e nero del Cordial Campari datato 1926/27 che rende tale tempera ancora più interessante considerata la doppia valenza di riferimento storico.  Per ultimo e non di poco conto,  si evidenzia il fatto che la donna posta di profilo in terzo campo   verrà poi usufruita  quale soggetto primario  in un’altra  tavola  di Simplicissimus del 1913.  “© 2019 archivio MD”

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Tempere Pitture
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