Tecnica: Cromolitografia su cartone
Dimensione: cm 31,5 x 22
Anno: 1930 – 1935 ca
Soggetto: Volto di uomo a dx con sigaretta e cappello Borsalino “ Beaver ad ala piccola “
Stampa: NC
Riferimenti storici: G.B. Borsalino fu Lazzaro, Alessandria ( Italia )
Provenienza: Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso. Foto 07721 VE 11091 – Catalogo 05 00652486
Note : Primo di quattro cartoni pubblicitari. Il “ Beaver ad ala piccola rialzata “ . G.B. Borsalino fu di Lazzaro & C. – Alessandria fu la più grande e rinomata azienda di cappelli italiani con marchio esportato a livello globale. Un brand italiano di classe e distinzione con una storia di eccellenza . Dal 1911 la Borsalino poggiò parte della sua fortuna commerciale su una firma d’autore quale Dudovich. Presentato nel 1911 il primo , rinomato e vincente manifesto “ Giallo “ ( cappello, guanti e bastone poggiati su una sedia con sfondo di un drappo giallo) la Borsalino proseguì la sua fortuna con altre ideazioni artistiche con la medesima firma d’Autore fino agli anni Trenta . Per Borsalino Dudovich realizzò tre manifesti di ampio formato murale ( visibili alla nostra sezione Manifesti > Pubblicità ) e quattro pubblicità di formato ridotto “ easy “ stampati su cartoni e probabilmente destinati ad essere esposti in punti vendita dell’azienda. Presentiamo in questa News il primo di un Poker di “ cartoni “ incentrati sulla portanza di un cappello da uomo. Opere poco conosciute al grande pubblico ma che nei fatti definiscono e completano il lavoro di Dudo per l’azienda alessandrina. Siamo nel circa nel 1930 – 1935ca, quando sulla scia del capolavoro del 1911 l’Artista riprende alcune varianti di copricapi del famoso marchio. L’ internazionalizzazione dei prodotti è già in corso e l’Artista crea e pubblica quattro ideazioni pubblicitarie molto simili dove un “ Borsalino “ viene calzato dall’uomo elegante con sigaretta in bocca. Saranno queste ideazioni artistiche che creeranno nell’immaginario collettivo “ l’uomo Borsalino “ . Quattro diverse variazioni per rendere l’idea dell’uomo di classe protetto da modelli diversi , tutti a perfetta tenuta impermeabile come garantiva il complesso processo della manifattura alessandrina. Per capirli necessita vederli tutti e quattro insieme, quattro copricapi da scegliere tra centinaia di modelli che verranno prodotti in oltre un secolo di produzione e ora conservati nel museo aziendale Borsalino . Il primo dei quattro presentato in questa News è un cartone fotomeccanico delle dimensioni di cm 31,5 x 22,0. L’uomo, rigorosamente con la sigaretta in bocca, ha lineamenti anonimi in quanto il vero soggetto è il copricapo di modello “ Beaver “ ( castoro ) confezionato con diversi e complessi strati di lavorazione dove al feltro era aggiunto pelo di castoro proprio per dare morbidezza , colore e impermeabilità al copricapo. Nel merito il modello rappresentato è un “ Beaver ad ala piccola rialzata “ cerchiato da anello decor alto . Già dai primi anni Trenta le fisionomie umane rappresentate da Dudovich subiranno un drastico cambiamento con connotazioni più grossolane, poco definite e prive di dettagli. Lo si comprende bene dal volto squadrato con collo taurino, occhi chiusi e addirittura con orecchio appena accennato, quasi mancante. Un avvicinamento ai dettami grafici e artistici del regime fascista che imponeva pochi fronzoli in una rappresentazione plastica che ormai gli artisti dell’epoca avevano pienamente adottato. E’ probabile ma non sicuro che nella composizione di questo cartone ci sia un “forte aiuto “ dell’assistente di studio Walter Resentera che in quegli anni già collaborava con Dudovich imprimendo alle opere dell’Artista lo stile plastico di regime al quale Resentera aveva pienamente aderito. A seguire tratteremo gli altri tre cartoni litografici che compongono il Poker Borsalino e dove ricostruiremo a puntate la nascita dell’azienda alessandrina, la sua storia ultra centennale e il processo lavorativo di un mito tutto e solo italiano. “© 2019 archivio MD”