ACQUERELLI

Non meno noti sono i lavori che Dudovich realizzò  con l’acquerello e che adoperò parallelamente all’uso della tempera. Una tecnica che applicò   per circa trent’anni  componendo   molteplici lavori spesso dedicati alla produzione  seriale  editoriale. L’acquerello era un’alternativa  di colorazione difficile da applicare  ma perfettamente   rispondente alle esigenze  che necessitavano a Dudovich il quale usava  poco materiale  avendo la piena abilità di rendere l’idea  con colorazioni tenue, stese con sapiente   applicazione e quindi veloci da realizzare rispetto ad un lavoro a tempera  che richiedeva per la sua conclusione maggiore attenzione nella stesa materica. Dello stesso soggetto acquerellato   sono stati catalogati diversi esemplari quasi esattamente uguali e ciò avvalora la tesi che nell’acquerello Dudovich intravedeva  una  economia gestionale sbrigativa e di gran lunga  conveniente  nella realizzazione di molte tavole e rispettivi esemplari. Le cartoline postali   con soggetti di Dudovich sono circa 600  e  la stampa di queste è avvenuta  su matrici  prevalentemente eseguite dall’artista  con colorazione all’acquerello  e non a tempera con la quale invece realizzava opere uniche di alto spessore  destinate  a committenze private o alla stampa di manifesti litografici. Nella sezione sono visionabili alcuni lavori acquerellati con relativo riferimento editoriale. Non quindi una tecnica di minor valore rispetto alla tempera ma soltanto una diversa metodologia dettata dalla  convenienza e  opportunità nella colorazione di tavole molto apprezzate dal collezionismo.  Nel 1924, nell’ambito dello sviluppo  di tecniche veloci nella colorazione,  Dudovich  creò alcune rare tavole   colorate  con la tecnica Pochoir  ovvero dell’acquerello steso con  l’ausilio di mascherine di cartoncino impermeabilizzato  con paraffina,  ritagliate e sagomate all’interno,  delimitanti la zona in cui stendere il  medium   a pennello  a rullo o a spruzzo. “© 2017 archivio MD”

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