CERAMICHE LITOGRAFICHE

Tra gli anni ’70 e ’90, alcune aziende realizzeranno una produzione moderna di ceramiche litografate a colori volte a promuovere un “ revival grafico pubblicitario “ dei più famosi manifesti o tempere che Dudovich ideò per “La Rinascente” e per la “Davide Campari” . Trattasi quindi di una produzione recente pur sempre gradevole e ormai diventata ricercata per quei collezionisti di modernariato che non volendo impegnare somme ingenti in opere autentiche desiderano collezionare un’ oggettistica di nicchia prodotta in esemplari limitati. Sostanzialmente si tratta di una produzione di particolare indirizzo, certamente originale nella sua composizione materica che esula dai tradizionali schemi di raccolta cartacea. La “Davide Campari” affidò la produzione delle sue ceramiche alla Richard Ginori, azienda leader del settore, commissionando alla stessa un trittico di piatti semicircolari aventi per soggetto i tre rinomati manifesti: “ Dama alle corse “ del 1910 (  prodotto in 10.000 esemplari e marchiato con il codice D-80 ), “ Dame con ufficiale “ del 1913 (  prodotto in 9.000 esemplari e marchiato con il codice F-8 ),“ In terrazza “ del 1920(  prodotto in 7.000 esemplari e marchiato con codice D-83 ). La produzione dei piatti della “Davide Campari” risulta realizzata con il metodo dello “ stampo” e una analisi di tali ceramiche rivela una bassa presenza di argilla con invece una predominanza di Feldspati che conferiscono al piatto una particolare trasparenza se posti in controluce. L’assenza di intrusioni di inerti definiscono al manufatto un’uniformità pregevole dovuta probabilmente anche ai due diversi procedimenti di essicazione e cottura realizzati con cura dalla Richard Ginori. La grafica di stampo dell’immagine ( decorazione e smaltatura ) è stata realizzata con un Ingobbio, cristallini pigmentati di fine qualità per conferire all’immagine una durevolezza nel tempo supportata da una smaltatura lucida finale di tipo medio. Discorso diverso invece per i piatti commissionati da “ La Rinascente” alla Cooperativa Ceramica di Faenza, rinomata azienda di ceramisti che ha realizzato tali manifatture in produzione di esemplari meno numerosi di quelli della Campari. La produzione dei piatti Rinascente non supera i 600 esemplari per ogni pezzo realizzato con impasto a predominanza di argilla per conferire spessore e durevolezza all’oggetto mediante una bicottura con lunga e graduale esposizione al calore sia in fase di innalzamento che abbassamento delle temperature. La grafica dei piatti Rinascente è stata realizzata con colorazioni tenui e raffinate usando il procedimento della pigmentazione a quarzi colorati, composti da grani finissimi sovraimpressi con tre o quattro procedimenti di smaltatura e fissaggio, che conferiscono all’immagine moltissime sfumature tali da rendere pregevoli la raffigurazione del soggetto. Le immagini e i soggetti riprodotti sui piatti de La Rinascente sono stati sostanzialmente  tratti  dai più famosi manifesti aziendali di cui l’ archivio storico  dell’azienda conserva le tempere originali  di preparazione alla stampa. Di piatti Rinascente se ne contano prodotti sette ma non è ancora stato accertato l’esatto numero delle singole ceramiche realizzate che dovrebbero essere dieci. Tutti i piatti Rinascente sono stati realizzati per essere donati a collaboratori o funzionari dell’azienda stessa in coincidenza di commemorazioni od eventi commerciali di rilevanza. Ogni piatto realizzato è stato distribuito con cofanetto in cartone rigido nero telato e accompagnato da una cartolina commemorativa e un opuscolo in cartoncino di pregevole stampa descrittivo sia dell’opera raffigurata che dell’artista. “© 2017 archivio MD”

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